Bring your own polar chart! Esaminiamo degli AP che usiamo realmente nelle nostre WLAN, modelli Cisco, Aruba, Ruckus ed Extreme Networks con antenna interna, più o meno omnidirezionali.
Si parla di datasheet degli AP e di antenna envelope charts, dette anche azimut and elevation charts o polar charts. Sono su scala logaritmica (non lineare) e rappresentano l’intensità direzionale del segnale RF propagato rispetto a un livello massimo arbitrario “0”.
Per interpretare gli schemi di propagazione, una differenza di +/-3dB corrisponde a un raddoppio/dimezzamento dell’intensità del segnale, mentre se ci interessa la distanza raggiunta dal segnale, una differenza di +/-6dB corrisponde a un raddoppio/dimezzamento della distanza.
La particolare propagazione degli AP omnidirezionali li rende poco adatti ad essere installati a parete, perché in questa posizione tendono a disperdere il segnale in alto e in basso verso i piani limitrofi, non servono in modo ottimale il locale e coprono debolmente il locale alle spalle della parete.
Di Ruckus Jacopo segnala la tecnologia beamflex che con tecniche di smart antenna proprietarie e transmit beanforming dirige il segnale volta per volta in direzione del client.
Si parla di vita media dell’installato, e di Wi-Fi6: conviene aggiornare a 802.11ax? che benefici porta e quali criticità? Una buona guida sull’argomento è pubblicata da David Coleman per Extreme Networks: Wi-Fi6 & 6E for dummies.
Per chi fosse interessato a WLPC Europe a Praga 12-14 Ottobre, la call for topics è aperta fino al 16 maggio, poi inizieranno le votazioni.
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